Assegno unico e universale per i figli a carico

12 Aprile 2022
Tipo articolo: 

Cos'è

L’Assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili.

L’Assegno è definito unico, poiché è finalizzato alla semplificazione e al contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, e universale in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di euro 40 mila.

Chi ne ha diritto

L'Assegno Unico e Universale spetta ai nuclei familiari in cui ricorrono le seguenti condizioni:

  • per ogni figlio minorenne a carico, per i nuovi nati decorre dal settimo mese di gravidanza
  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, che:
    • frequenti un corso di formazione o professionale o universitario;
    • svolga un tirocinio o un'attività lavorativa con reddito inferiore a 8 mila euro annui;
    • sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l'impiego;
    • svolga il servizio civile universale.
  • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

Quanto spetta

L'importo mensile va da un massimo di 175 euro a figlio per chi ha l'ISEE inferiore a 15 mila euro a un minimo di 50 euro a figlio per tutte le famiglie con ISEF pari o sopra i 40 mila euro oppure che non presentano l'ISEE.

Quando fare la domanda

Dal 1° gennaio 2022 si può presentare la domanda.

L'Assegno Unico e Universale è versato per un anno a partire da marzo 2022, fino a febbraio 2023. Presentando la domanda entro il 30 giugno l'assegno è riconosciuto comunque a partire da marzo. Per le domande presentate dopo il 3 giugno, l'assegno spetterà dal mese successivo a quello della domanda.

Come fare per averlo

 Presentando la domanda sul sito dell'INPS, oppure rivolgendosi al contact center +39 06 164 164 (da mobile) oppure 803 164 (da rete fissa). Oppure tramite i patronati.